GIORGIA SANDONI BELLUCCI
“Sono nata nello stesso anno del Game Boy, ma se potessi tornare indietro nel tempo, vorrei vivere gli anni di Woodstock, per fare la Groupie di qualche rock band.O perlomeno sceglierei Squirtle, invece che Charmander: lo sanno tutti che alla fine è il più forte”.
Mi piacciono gli alberi, il profumo dell’ambra e la parola albicocca. Senti come suona bene? Ispira felicità…Ho paura dei clown e delle bambole. Detesto i semafori rossi, le code alla posta e chi apre le porte senza bussare. Da sempre soffro di problemi di dipendenza da Francia, caffè, uramaki, stivali al ginocchio e film di registi dai cognomi impronunciabili (a parte Woody Allen).
Da poco ho vinto la sfida contro le Winston Blue e ora sto cercando di smettere anche con la naftalina (purtroppo con tutte le ore che passo dentro l’armadio di mia nonna a caccia di cianfrusaglie vintage, non è che stia facendo proprio grandi progressi). Nella mia testa non esistono coppie all’infuori di Serge Gainsbourg e Jane Birkin; casa è dove c’è una scatola di Cheerios e la storia si divide in due grandi ere: avanti e dopo il Kindle. (Sì, sì… La rana e lo scorpione è disponibile anche in ebook, ma come fate a leggere un libro senza poterne annusare le pagine, per me rimane ancora un mistero).
Un pomeriggio in terza elementare ho comprato un quaderno a righe, ho iniziato a scrivere e da allora non ho più smesso di farlo. Poesie, romanzi, sceneggiature, blog, contenuti web. Tra una laurea in Lettere e un Master in Comunicazione ormai ho imparato a scrivere un po’ di tutto (tranne i biglietti di auguri e le cartoline, in cui sono ferma ancora a Buon Compleanno e Tanti Saluti).
Al momento lavoro come brand strategist e copywriter freelance. Vivo in una mansarda con due gatti (Barack e Donald), il mio nuovo romanzo sulla scrivania (La rana e lo scorpione) e una pianta sul frigo (ancora senza nome), in attesa di scoprire dove mi porterà il vento…