fbpx
Giorgia Sandoni Bellucci - Official Website | Alla fermata del tram
1802
post-template-default,single,single-post,postid-1802,single-format-standard,cookies-not-set,eltd-core-1.0.3,ajax_fade,page_not_loaded,,borderland-ver-1.8.1, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,paspartu_enabled,paspartu_on_top_fixed,paspartu_on_bottom_fixed,wpb-js-composer js-comp-ver-4.11.2.1,vc_responsive,elementor-default

Alla fermata del tram

Alla fermata del tram

A Milano se sei nuovo in città, scendere alla fermata giusta è tutta una questione di fiducia:

sali sul tram, prima domandi ad un passeggero consiglio su come raggiungere via de Amicis, poi al massimo vai dall’autista per chiedere conferma del tuo itinerario e il 99% percento delle volte una volta sceso, ti ritrovi nel posto corretto. Quando viaggi coi sentimenti questo invece non succede quasi mai: di solito ti infili dentro ad una storia per sbaglio, senza sapere che direzione prenderà, non sono presenti passeggeri a cui chiedere indicazioni e il più delle volte neppure il conducente, a cui hai affidato l’esito del tuo tragitto, riesce a spiegarti se quella che intravedi dal finestrino sia effettivamente la chiesa di Sant’Ambrogio o il Duomo. Sono quei casi in cui ti dici che alla fine poco importa avere avuto l’impressione di essere saliti sul mezzo giusto, se poi il percorso ti confonde ad ogni curva, non sai di quanto carburante il veicolo disponga e ti domandi se il pilota conosca sufficientemente a fondo la geografia del tuo cuore, per essere capace di accompagnarti fino a destinazione. E allora pensi che forse sia il caso di scendere finché sei in tempo, prima di ritrovarti solo e abbandonato a Rho Fiera, a fare i conti con Google Maps e tutta una serie di rimorsi che proprio non sapresti come geolocalizzare.

Quando si viaggia senza garanzie di successo è sempre meglio decidere da soli dove fermarsi.

Fuori o dentro Milano.

G.

Giorgia Sandoni Bellucci
No Comments

Post a Comment