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Giorgia Sandoni Bellucci - Official Website | tempo al Tempo
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tempo al Tempo

tempo al Tempo

Non è che abbiamo poco tempo ma che siamo bravi a sprecarlo.

Era così, no? Reminiscenze delle ore passate sui libri di letteratura latina a studiare Seneca.

Tempus fugit. Carpe diem.

Virgilio, Orazio. Poi c’erano i poeti barocchi del Seicento ossessionati dagli orologi. E Dalì, che quegli orologi li ha dipinti molli, per ricordarci che la dimensione del tempo è assai liquida e che varia in base alla nostra percezione.

In alcuni casi il tempo non passa più, in altri non è mai abbastanza.

A volte ci sono istanti che durano una vita e altre è la vita a passarci davanti in un istante.

Una cosa però è certa: al giorno d’oggi il livello di percezione temporale si è piuttosto appiattito. Con le tecnologie che ogni anno si annullano e si superano assieme ai governi, alle relazioni, ai contratti di lavoro, il tempo scorre sempre molto velocemente per tutti.

Viviamo nell’epoca della precarietà esistenziale per eccellenza; siamo i protagonisti di una corsa verso l’indeterminato, dove a determinarci sono solo le accidentalità del qui e ora.

Il tempo non è più un fiume che scorre a valle, lasciando traccia visibile del suo flusso, per permetterci di risalire i solchi impressi sulle nostre vite e riconoscerci in essi. Non è più il collante che sigilla i frammenti della nostra esistenza e gli affetti che ne fanno parte, ma ogni cosa si sussegue in modo isolato. Gli eventi sono piccoli mondi a sé disposti in sequenza; punti fermi numericamente infiniti che spingono in avanti la nostra personalissima linea del tempo, senza darci modo di comprenderne appieno la logica di successione.

La famiglia.

La scuola.

Gli amici.

Le storie.

Gli inizi.

Le fini.

I primi impieghi.

I matrimoni.

I figli.

I divorzi.

I funerali.

Giorno dopo giorno i fenomeni ci piombano addosso come monadi e noi impariamo a viverci in mezzo, senza alcuna pretesa di farli nostri.

Ci mettiamo a correre su quella linea fittizia, senza sapere da dove siamo partiti, né  dove arriveremo come neonati; orfani di un passato impossibile da afferrare e promessi sposi di un futuro già in atto, che siamo autorizzati a conoscere soltanto in prossimità della sua stessa epifania. Ma se la consequenzialità e il determinismo vengono a mancare, il tempo si svuota di ogni memoria. Perde la sua dimensione umana ed esistenziale per diventare pura misurazione, cronologia vuota.

Ma perchè?

Perchè in un mondo in cui esistere il più possibile vale più che vivere consapevolmente, fermarsi a riflettere su quel che ci accade fa paura.

Paura di rimanere indietro, di passare per diversi, di essere emarginati dalla società. Perché mentre tu sei lì, che ti prendi qualche istante per analizzare il tuo percorso; per chiederti se stai facendo la cosa giusta; se stai vivendo la tua esistenza come vorresti, gli altri sono già più avanti di te. Hanno già messo insieme un altro pezzo e continuano ad ingrassarsi la vita, senza preoccuparsi di lasciare il cuore a digiuno.

Peccato però, perché vivere senza il tempo di ricordarsi è forse peggio che non vivere affatto.

Come quando il weeekend faccio una passeggiata in centro per portare a spasso i miei pensieri: mai che veda qualcuno in grado di restare seduto da solo su una panchina, sui gradini della chiesa o che cammini per i fatti suoi, senza essere incollato allo smartphone. Tutti quanti indaffarati, tutti quanti connessi: tutti sempre senza tempo.

Tempo per la propria solitudine, per le proprie considerazioni; per lasciare esplodere le passioni, elaborare i propri lutti.

Tempo per comprendere la differenza fra avanzare e lasciarsi passare, vivere ed esistere.

 Bisogna ridare tempo al Tempo; recuperare il senso.

Camminare su quella linea con la musica nelle orecchie e provare a metterne insieme i punti, per capire quale disegno ne salta fuori, come con i rompicapo della Settimana Enigmistica.

Trasformare quei punti fermi e isolati in puntini di sospensione.

Di venerata contemplazione.

 

Uno

dopo

l’altro.

 

G.

Giorgia Sandoni Bellucci
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