Le pagine della nostra vita
Ho sempre pensato che nei rapporti funzioni un po’ come coi libri.
Spesso le persone che rileggono la stessa storia allo sfinimento, lo fanno perché hanno sempre letto poco; perchè continuare a sfogliare le stesse pagine è più comodo che andare in libreria a comprare un nuovo romanzo. E se poi non c’è niente di interessante? Mica possono correre il rischio di tornare a mani vuote. E così facendo, magari si precludono l’opportunità di vivere la più bella storia mai raccontata.
Ma se negli anni di libri hai riempito la camera; se sei uno di quelli che della lettura ha fatto una professione più che un passatempo, scegliere di riaprire un libro già letto ha un valore completamente diverso: significa che la storia più bella mai letta, tu l’hai già trovata.
Quella che non ti stancherà mai; nonostante qualche errore di battitura e le spaziature troppo accentuate tra un capitolo e l’altro. Quella che potresti rileggere ancora e ancora, senza che ripercorrerne le tappe, cambi di una virgola l’entusiasmo, che ti aveva suscitato la prima volta ad ogni riga o che tu non abbia voglia di divorarla tutta d’un fiato, come se non ne conoscessi già il finale.
E non importa quante altre storie tu abbia letto prima di essa, o quante ne leggerai dopo: un solo romanzo ti resterà nel cuore per sempre.
G.
