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Giorgia Sandoni Bellucci - Official Website | Pensavi fosse amore…Invece era un triciclo
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Pensavi fosse amore…Invece era un triciclo

Pensavi fosse amore…Invece era un triciclo

Quando negli anni novanta venne chiesto a Massimo Troisi perchè nel suo ultimo film avesse scelto di paragonare l’amore ad un mezzo di trasporto così sgangherato, il regista rispose che sarebbe andato bene qualsiasi oggetto materiale  sottolineasse la distanza rispetto alla spiritualità del sentimento ma che – a conti fatti – il calesse, per la lentezza con cui procede, la possibilità di trasportare una ma anche due persone e la presenza di un cavallo, gli pareva il più adatto.

Metafora originale, senza dubbio. Ma siamo sicuri che il calesse non sia troppo? In fondo stiamo parlando di un mezzo dotato di traino e di cocchiere, con tanto di seduta imbottita e di parasole e non so voi, ma io per certi uomini mi son presa di quelle scottate che l’ombra non l’ho vista manco per sbaglio. No, io le chiamerei più che altro storie triciclo.

Certo all’inizio mica ci assomigliano ad una relazione su tre ruote, anzi di solito hanno quel sentore romantico di una fuga in tandem. Finchè di punto in bianco in due non ci si basta più, allora monta in sella qualche sconosciuto e da tandem la tua storia si trasforma in un rishow che sfreccia scatenato verso il precipizio e presto o tardi tu ti ritrovi ad affrontare quella discesa ripidissima da sola e senza freni, proprio come se fossi su tre ruote cigolanti.

Ma esiste un metodo per evitare che la nostra storia a trecento cavalli si trasformi in una relazione giocattolo?

Sicuramente le precauzioni aiutano.

Se credete di meritarvi una relazione sportiva – tutta fuoco e rombi – non dimenticate mai di fare il pieno e di oliare bene i freni: in coppia bisogna sempre fornire sentimento per carburare ed essere disposti a scendere a compromessi, per non arrivare ad uno scontro frontale.

Le relazioni di grossa cilindrata, se curate debitamente, sono sempre capaci di grandi riprese: con i dovuti aggiustamenti potreste passare da zero a centotrenta gradi centigradi con un solo sguardo.

Pensate alla vostra storia come ad una Ferrari ed eviterete di ritrovarvi sulla carrozza come Cenerentola. Che va bene il principe, il ballo e la scarpetta di Swarovski, ma alla festa quella smorfiosa si è presentata con l’autista – ve lo dico io. Se avesse aspettato il cocchio, il principe avrebbe fatto in tempo a conoscere un’altra e darle il benservito.

Viaggiate sempre ad una velocità costante e se dovete scegliere di infrangere la legge del cuore, fatelo solo per superare i limiti. Non rallentate, altrimenti rischiereste di fermarvi. Perchè in amore sopravvive soltanto chi ha il piede pesante ed il cuore leggero; chi consuma molto e ingrana le marce a tremila giri.

Avete dato il massimo ma nonostante le dovute misure, vi siete ritrovati comunque sul triciclo? Allora dovrete avere il coraggio di scendere una volta per tutte dal vostro mezzo traballante  e camminare per un po’ a lato della strada in attesa.

Anche se sarà dura; perchè ammettere di essere rimasti completamente a piedi è difficle.

Anche se vi farà male; perchè lasciare andare qualcuno che si ama, quando non ci appartiene più, è un sacrificio immane quanto doveroso.

Ma non scoraggiatevi: anche il footing ha i suoi lati positivi.

Non si può mai sapere chi potrebbe fermarsi per darvi un passaggio!

G.

Giorgia Sandoni Bellucci
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