Redde rationem
Quando rientri dalle vacanze ti ritrovi con due dita di abbronzatura sulle gambe, le valigie da disfare ed un mucchio di corrispondenza scaduta in fondo alla buca delle lettere. Il bicchiere che hai scordato di lavare nell’acquaio, lo scuro che prepotente sbatte contro gli infissi e ti urla in faccia la tua dimenticanza, le chiavi di casa nascoste sotto il foglio di un quotidiano vecchio di settimane, li riscopri immobili ed annoiati là, dove li hai lasciati. Perché quando rientri dalle vacanze a fine mese tutto è pronto ad accoglierti esattamente come lo hai abbandonato, prima di fuggire: con la rata della macchina da pagare accanto a quella dell’esistenza. Se ne stanno impilate una sull’altra a fissarti, le tue tasse emotive; arretrati ignorati dello stesso mutuo interiore.
